Milan si riaccende il caso Donnarumma. Il portiere sul proprio futuro: "Si vedrà"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan si riaccende il caso Donnarumma. Il portiere sul proprio futuro: “Si vedrà”

Gianluigi Donnarumma rinnovo Milan Mino Raiola

Donnarumma, del domani non c’è certezza. Il portiere spaventa il Milan: “Futuro? Si vedrà

Dopo l’esordio dal primo minuto con la nazionale azzurra, il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma, su cui erano puntati tutti i riflettori, ha parlato ai microfoni della RAI circa il suo futuro, al momento ancora sospeso tra un rinnovo che non arriva, una cessione societaria ancora da portare a termine e le tante voci di mercato che lo vedrebbero lontano dai colori rossoneri. “Sono felicissimo per la serata e per tutta la partita. Il mio esordio mi ha reso contentissimo – ha dichiarato il giovane estremo difensore. Voglio ringraziare Buffon per tutti i consigli che mi dà in allenamento e i complimenti, ma ci sarà ancora lui per molto tempo. Io lavoro duramente per migliorarmi, perché non si è mai finito di imparare. Il futuro? Per adesso mi godo la Nazionale, poi penseremo alla partita con il Pescara. Poi si vedrà“. Emerge dunque la preoccupazione per un futuro ancora tutto da scrivere nonostante la sua volontà di rimanere al Milan.

Abbiati: “Gigio è uno che non si accontenta, può ancora migliorare tantissimo”

Di Donnarumma ha parlato anche il suo ex compagno di squadra  primo mentore Abbiati: “Ha tutto quanto per diventare il nuovo Buffon. Gigio ha i numeri, ha tutto. Ha 18 anni, può migliorare ancora tantissimo, ha il carattere giusto per fare il portiere, è calmo. Aveva 16 anni, con una squadra che non era delle migliori quando ha esordito, e la pressione di ‘San Siro’ non è facile da gestire, E’ uno che non si accontenta, che gli piace il suo lavoro, ha passione. Può migliorare ancora di più con i piedi, ma da quando lo conosco è già migliorato tanto anche lì. Oggi il ruolo del portiere è cambiato molto rispetto a quando ho iniziato io“.

Sul ritiro. Io ho smesso perché era un anno difficile, con tutte le dicerie sul cambio di società ho deciso di smettere perché mi pesava un po’ andare a Milanello. Non è facile ammetterlo e dire di aver perso la passione, ma bisogna essere consapevoli di tutto quanto e prendere in mano la situazione: ne ho approfittato. Avevo un altro anno di contratto ma ho preferito prendere la mia strada, ed è stata la soluzione migliore“.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2017 12:49

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